Visita in camerino
Mostre:
- Federico Zandomeneghi, impressionista veneziano, Milano, Fondazione Antonio Mazzotta, 20 febbraio - 6 giugno 2004.
- L'impressionismo di Zandomeneghi, Padova, Fondazione Bano, Palazzo Zabarella, 1 gennaio 2016 - 29 gennaio 2017.
Commento:
Il vénitien segue i passi dell’amico Degas diventando anch’egli attento osservatore degli spettacoli parigini,dunque di quel mondo tanto celebrato e decantato della Parigi di fine secolo. Ci sono bellezza e suggestione anche negli aspetti meno appariscenti,ma forse più veri e reali, della vita delle incantevoli e sinuose ballerine che si esibiscono sul palcoscenico dei teatri della Ville Lumière. Già Degas ci aveva abituati all’innocente voyeurismo dei camerini, delle ballerine intente a farsi il trucco o ancora delle costumiste impegnate negli ultimi ritocchi. Così Zandò ci propone questa “visita in camerino” ricorrendo a un taglio di scena in cui uno dei personaggi viene ritratto solo in parte, focalizzando tutta l’attenzione sulla ballerina. Non sappiamo se la ragazza deve ancora entrare in scena o ha appena terminato lo spettacolo; il suo ammiratore, distinto ed elegante, la osserva in disparte, ai margini della scena, in virtù della stessa luce che si sprigiona dal costume bianco della ballerina. Il clamore del teatro è lontano, così come gli applausi della folla. Zandomeneghi ricerca e trova il suo intimismo anche fuori dalle dimore borghesi e lo fa gettando il suo sguardo discreto all’interno di un camerino. La tecnica pittorica si ispira alla pennellata veloce e incisiva di Seurat.
(fonte: Catalogo della mostra Federico Zandomeneghi, impressionista veneziano)