Veduta del colle di Fiesole
Note storico critiche:
Una visione ampia e solenne che l'artista descrive registrando con analitica severità le architetture, e i semplici fatti di vita quotidiana nell'ora della sera che sopraggiunge. Con un lirismo soffuso di malinconia, egli pone l'attenzione sul crescere disordinato della periferia di Firenze: le geometrie semplificate dei panni stesi ad asciugare nell'orto chiuso fra i muri in primo piano sembrano scompaginarsi per trasformarsi nella miriade di costruzioni disseminate sulle colline di Fiesole e di Vincigliata, ancora brulle prima che i residenti stranieri le rinverdissero di cipressi.
La scansione cromatica del dipinto, impostata su toni sommessi, e la luce cilestrina, insieme al modo di concepire il fogliame degli alberi e di schizzare le figure, indicano come al tempo di Piagentina il pittore avesse scelto a modello la maniera di Silvestro Lega.
(fonte: Silvestra Bietoletti, I Macchiaioli: la storia, gli artisti, le opere, Giunti Editore, Firenze - Milano, 2001)