Van Rysselberghe, Théo

Théo van Rysselberghe, Autoritratto, 1916
Cognome: 
van Rysselberghe
Nome: 
Théo
Luogo di nascita: 
Gand
Data di nascita: 
1862
Luogo di morte: 
Saint-Clair (Var)
Data di morte: 
1926
Nazionalità: 
Belga
Biografia: 

 

Théo van Rysselbergh, fotoThéo van Rysselberghe (Gand 1862 – Saint-Clair 1926).

Dopo gli studi presso le Accademie di Gand e Bruxelles, esegue la sua prima opera significativa durante un viaggio in Marocco nel 1883-84 (Fantasia: Bruxelles, mrba).
È tra i fondatori del gruppo Les Vingt (XX) nel 1884 e della Libre Esthétique dieci anni dopo: insieme ad Octave Maus costituisce un fondamentale collegamento tra l’ambiente artistico parigino e quello belga delle gallerie e delle esposizioni.
Dal 1888 dipinge secondo i modi del neoimpressionismo, soprattutto ritratti e paesaggi (Madame Maus, 1890: Bruxelles, mrba; Punta Per-Kiridec, 1889: Otterlo, Kröller-Müller); mantiene però una profonda vocazione realista che si risolve in esiti di singolare contrasto tra tecnica e contenuti, specie nelle opere dei primi anni del Novecento (Lettura, 1903: Gand, Museo, in cui è raffigurato l’ambiente letterario belga e quello della Libre Esthétique).
Nel decennio 1890, anche in collaborazione con Henri van de Velde, esegue disegni per mobili e altre applicazioni industriali.
Importante anche la sua opera grafica, composta di disegni e acqueforti di grande talento (Porto di Trieste, 1896); disegna anche illustrazioni per pubblicazioni legate a gruppi anarchici, ai quali è politicamente vicino. A Parigi dal 1898, si trasferisce poi nel 1910 a Saint-Clair; è in questi anni che si distacca definitivamente dal neoimpressionismo (Pini della Fossette, 1919: Flémalle-Haute, coll. priv.).

(fonte: Victor Beyerd in Storia dell'Arte Einaudi)


 

Edouard Vuillard, Portrait of Théo van Rysselberghe (Ritratto di Théo van Rysselberghe), 1898 circa, Acquaforte su carta, cm. 10 x 14 (lastra)Pittore (Gand 1862 - Saint-Clair, Var, 1926). Studiò a Gand e Bruxelles, fu poi in Spagna (1882) e in Marocco (1883). Durante un primo soggiorno a Parigi, fu fortemente impressionato dalla pittura di Seurat e ne adattò la tecnica divisionista soprattutto al ritratto (Octave Maus, 1885; Marguerite Maus, 1886, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts). Fondatore a Bruxelles del gruppo Les Vingt (1884) e poi della Libre Esthétique (1894), R. ebbe una notevole importanza nel rinnovamento artistico belga, anche nel campo delle arti decorative. Tornato a Parigi nel 1898, frequentò l'ambiente simbolista: di notevole interesse documentario è il suo quadro La lettura (1903, Museo di Gand) che ritrae, accanto al suo amico Verhaeren, i principali letterati del tempo (Giole, Fénélon, Maeterlinck, ecc.).

(fonte: Enciclopèedia Treccani Online)


 

Suzanne Weyher, Ritratto dell'artista Théo Van Rysselberghe, 1918, Olio su pannello rigido, cm. 50 x 63,2, Museum voor Schone Kunsten, Gent, België, inv. n. 1926-FPittore, nato a Gand il 23 novembre 1862. Viaggiò per quasi tutta l'lEuropa, visitò Marocco e Algeria. A 36 anni si stabilì a Parigi, rimanendo ciò nonostame legato al circolo "Les XX" di Bruxelles (impressionismo, ricerca della vita e della luce) e poi alla "Libre Esthétique". Agl'inizî la sua arte è realistica; ma la conoscenza del pointillisme di G. Seurat (Parigi 1886) sconvolge il suo concetto dell'arte. Nella quale l'artista rivela tuttavia un senso d'indipendenza e una scienza delle vibrazioni coloristiche che gli conferiscono un'assoluta originalità. Il suo disegno e la sua composizione sono impeccabili, i toni chiari. Alcune sue opere (p. es. Heure embrasée) sono oltre tutto molto decorative. Della sua abbondante produzione citiamo, fra i ritratti quelli della moglie e della figlia, del pittore Dario de Regoyos, della Signora Paul Dubois. Ha eseguito inoltre nudi, paesaggi, composizioni decorative, acqueforti, ecc.

Bibliografia:

  • C. Lemonnier, L'école belge de peinture, Bruxelles 1906.
  • P. Colin, La peinture belge depuis 1830 (Les Cahiers de Belgique), ivi 1930.
  • M. O. Maus, Trente ans de lutte pour l'Art, ivi 1926.
  • Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIX, Lipsia 1935 (s. v. Rysselberghe).

(fonte: Sophie A. Deschamps - Enciclopedia Italiana Treccani, 1937)