Stuck, Franz von
Franz von Stuck fu allievo della Scuola di arti decorative e del Politecnico di Monaco dal 1882 al 1884, poi dell’Accademia (1885-89); qui, dieci anni piú tardi, nel 1895, succederà come docente al suo maestro Lindenschmit. Durante gli anni della sua formazione fu legato a Böcklin e a Lenbach. Partecipò alla creazione della Secessione di Monaco nel 1892 e strinse rapporti con l’avanguardia berlinese – realizzò delle illustrazioni per le riviste «Pan» e «Jugend» – e viennese, con una mostra che fece scalpore alla Secessione all’inizio del 1898.
Venne influenzato da Hans Thoma e Max Klinger, piú anziani di lui, ma ai contemporanei apparve soprattutto discepolo di Böcklin. Dopo un esordio come caricaturista, a partire dal 1889 si rese noto come pittore (il Guardiano del paradiso: Monaco, Villa Stuck), autore di ritratti (Autoritratto con la moglie e la figlia, 1909: Bruxelles, Musées Royaux), e di composizioni allegoriche e simboliche, spesso tratte dalla mitologia classica (fauni, sirene, centauri) improntate a un simbolismo di linee e colori che rimane però formalmente legato a un naturalismo di tipo psicologico dal chiaro potenziale sensuale.
I suoi nudi monumentali dalla forte carica erotica interpretano appieno la cultura tedesca del tempo e l’eco popolare della filosofia di Nietzsche; ciò ne spiega l’immenso successo che, vivente, ebbe a Monaco, dove fu fatto nobile nel 1906.
Tra le sue piú celebri composizioni, si possono citare Il Peccato (1893: Monaco, Neue Pinakothek), rappresentante una donna e un serpente trattati nelle tonalità giallo zafferano e nero, colori della perversità e della tristezza, Oreste e le Furie (Roma, Galleria di arte Moderna), La Guerra (1895: Monaco, Neue Pinakothek), La Sfinge (1895: ivi), la Processione delle baccanti (1905: Brema, Kunsthaus), Salomè (1906: Monaco, Villa Stuck), Medusa (1908: Venezia, Galleria d'Arte Moderna).
Praticando anche la scultura (tra l’altro Stuck usava creare e intagliare da sé la cornice per i propri quadri) e l’architettura, Stuck si fece edificare nel 1898 una villa a Monaco in massiccio stile neoclassico, con la facciata sormontata da un portico dorico e con colonne ioniche nello studio; è stata trasformata, dal 1968, in un museo dedicato all’opera dell’artista. Kandinsky e Klee furono suoi allievi.
(fonte: Geneviève Lacambre in Storia dell'Arte Einaudi)
Franz von Stuck studiò a Monaco, prima alla Kunstgewerbe Schule (1878-81) e successivamente all'Accademia(1881-85). Come molti pittori della sua generazione, iniziò la sua carriera come illustratore per i « Fliegende Blatter » e per « Allotria », e disegnò per la casa Gerlach und Schenk una serie di carte e di vignette, e poi di allegorie e di emblemi. Influenzato da A. Böcklin, F. Khnopff e dal simbolismo, dipinse a Monaco in un contesto particolare, quello dell'egemonia assoluta di un eclettismo storicista di cui F. S. von Lenbach è il maggior rappresentante.
Nel 1899 espose al Glaspalast tre tele, tra cui Il guardiano del Paradiso (1899, coll. priv.) che gli valse una medaglia d'oro, e che testimoniava, come pure l'Omaggio alla pittura (Piccadilly Gallery, Londra), un interesse decorativo e un aspetto visionario frammisto ai motivi mitologici. Nonostante il suo immediato successo, Stuck si trovò sempre più in polemica con le istituzioni accademiche, e nel 1892 fondò, con F. Uhde, H.von Habermann e altri, la Gegenvereinzur Kunstlergenossensschaft (Contro-Unione per una società di artisti), la prima delle Secessioni tedesche.
Pur insegnando fin dal 1895 all'Accademia ed esponendo alla prima Biennale di Venezia dominata dal simbolismo europeo, sostenne contemporaneamente gli artisti progressisti aderenti alla Secessione.
La serie, iniziata nel 1893, degli otto quadri intitolati Il Peccato, inaugura una vena più ironica, dalla tavolozza più scura, e impregnata di un erotismo simbolico caratteristico dell'opera matura di Stuck, come la Salomè del 1906 (Stadt Galerie, Monaco).
Nel 1897 l'artista costruì la sua residenza, la famosa Villa Stuck, progettata in stile neoclassico romano: un grande palazzo a pianta quadrata con padiglioni d'angolo e un portico dorico, di cui si può ritrovare una fonte anche nella Villa sul mare di Böcklin. Autore inoltre di tutta la decorazione e del mobilio, Stuck in un certo senso realizzò in quest'opera l'ideale Jugendstil del « Gesamtkunstwerk »: la rivista « Kunst und Handwerk » le dedicò nel 1899 un numero speciale.
Figura centrale della Monaco fine secolo, Stuck svolse un ruolo particolarmente importante nella formazione della giovane generazione: tra i suoi numerosi allievi si annoverano infatti P. Klee. V. Kandinskij, H. Purrmann e A. von Jawlensky.
(fonte: Enciclopedia Europea Garzanti)