Scuola di pittura all'Accademia
Provenienza:
- Galleria Giosi, Napoli.
Note storico critiche:
Michele Cammarano fu avviato alla pittura dal padre Salvatore, dal nonno Giuseppe e dal prozio. Quindi all’Accademia di Belle Arti di Napoli seguì i corsi del Mancinelli e di Gabriele Smargiassi. Si interessò subito alla visione dei Palizzi iniziando ad eseguire lavori dal vero a Cava dei Tirreni, Capri e Campobasso. Quindi, grazie anche all’amicizia con Rossano e Tedeschi, iniziò lo studio di figura e il quadro di composizione. Frequentò poi a Firenze il Caffè Michelangelo nel 1861 entrando in contatto con Ussi, Rivalta e Cabianca. Imprime a questo punto nelle sue opere un taglio essenziale, rivolgendo la sua attenzione a soggetti di vita moderna ed a temi sociali. Per alcuni mesi a Parigi nel 1870 si avvicina alla pittura di Delacroix, Gericault e Courbet. Rientrato a Roma si dedicò a temi di cronaca risorgimentale alternandoli ad opere di contenuto sociale. Inizia quindi la monumentale opera “La battaglia di Dogali”, su incarico del Ministero della Pubblica Istruzione, che richiese cinque anni di lavoro e venne terminata nel 1896. Successe dal 1902 a Filippo Palizzi alla cattedra di pittura presso l’Accademia di Napoli. È ascrivibile a tale periodo l’opera in oggetto. Il tema, trattato in altra nota tela, è reso con caratteri di essenzialità e rigore, con effetti di chiaroscuro tipici dell’Artista.