Ritratto di Teresa Fabbrini
Note storico critiche:
Il ritratto raffigura Teresa Fabbrini, compagna di Diego Martelli che l'aveva conosciuta in una casa di tolleranza prima di condividere con lei tutta la vita, nonostante le opposizioni della madre di Diego al loro legame. L'amicizia di Abbati con Teresa è testimoniata da alcuni scambi epistolari, ed una foto dell'epoca che ritrae la donna quasi nello stesso abbigliamento (che è poi molto simile a quello de L'orazione) conferma l'identità dell'effigiata. Nell'inventario del fondo Martelli da cui l'opera proviene, accanto al nome di Teresa Fabbrini è erroneamente posto, tra parentesi, il nome Teresa Abbati. L'anno di esecuzione sembra riferirsi alla fine del 1865 quando sappiamo che Teresa Fabbrini aveva soggiornato a Firenze, lasciando Castiglioncello dove risiedeva nella tenuta di Diego. Anche l'interno, appena evocato dalla tappezzeria, pare riferirsi ad un'abitazione cittadina; in una nota di Abbati apposta in una lettera di Diego Martelli a Teresa (gennaio 1866) si legge: "cara Teresa a giorni spero venire a stringerle la mano...il ritratto è quasi finito...la cornice è ordinata, suo Beppe". La sobrietà dei toni, giocata suo grigi e sui neri a contrasto col fondo chiaro e il rigore formale ben si confà alla sottile analisi psicologica del volto di Teresa, la cui fissità mite ma austera è addolcita dai riflessi bianco rosati dell'incarnato. L'opera proviene dalla collezione di Diego Martelli come il Ritratto in grigio (cfr. catalogo generale, n. 188), probabilmente sempre di Teresa. Al Gabinetto Disegni e Stampe (catalogo generale nn. 1027-1028) vi sono due disegni a matita su carta grigia strettamente analoghi a quest'opera (Teresa indossa un doppio scialle anziché la mantella).
(fonte: http://www.catalogo.beniculturali.it)