Raccolta delle patate
Provenienza:
- Collezione Margherita Vral, Milano, 1987.
- Collezione Istituto Bancario Italiano, Roma, fino al 1991.
Commento:
Giunta da una raccolta privata nella Collezione Istituto Bancario Italiano (IBI), la tela è un esempio della produzione giovanile del pittore.
Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia e affacciatosi nel circuito espositivo per la prima volta nel 1873, in occasione dell’annuale manifestazione dell’Accademia di Brera a Milano, nel giro di pochi anni Nono si afferma quale interprete sensibile della pittura di paesaggio e di genere d’ambito veneto, in stretta continuità con Gugliemo Ciardi e Giacomo Favretto che di Nono furono amici. Nel 1877, anno del dipinto in Collezione, Nono partecipa alle esposizioni delle Promotrici di Firenze e Venezia e alla Nazionale di Napoli con I primi passi (1876, Venezia, Galleria Internazionale di Arte Moderna Ca’ Pesaro) e Un pollaio (1876, ubicazione sconosciuta). L’anno seguente conferma la presenza alle promotrici di Firenze, Torino e Venezia, torna a Milano con quattro opere ed espone all’Universale di Parigi. Alle intime scene di interni si affiancano in questi anni brani di vita contadina, ambientati nella campagna presso Sacile, dove il pittore vive prima di trasferirsi a Venezia, eseguendo molti studi dal vero.
Nell’opera in Collezione domina il primo piano un campo di patate con alcune contadine al lavoro; sullo sfondo, oltre un gruppo di cascine, le vette dolomitiche. Con una pittura caratterizzata da impasti densi e tocchi rapidi, entro una veduta prospettica centrale e marcata dalla linea dell’orizzonte, Nono rende sulla tela i colori del paesaggio veneto e i ritmi della vita contadina.
Questa sua attenzione alla quotidianità, tradotta in una pittura fedele al vero e attenta ai valori cromatici, è ben presto apprezzata da pubblico e critica, conseguendo definitivo successo nel 1883 con Refugium peccatorum (1882, Roma, Galleria nazionale d’arte moderna), tela acquistata da re Umberto I all’Esposizione di belle arti di Roma e premiata, sempre nel 1883, a Monaco con una medaglia d’oro.
Su questo soggetto il pittore torna anche in anni successivi, realizzando opere come Ave Maria (1892, Trieste, Museo Revoltella) e contribuendo a conferire fortuna iconografica allo scorcio di Chioggia qui raffigurato, fonte di ispirazione per molti altri artisti tra i quali ricordiamo almeno Leonardo Bazzaro con il dipinto La benedizione.
Bibliografia:
- Agostino Mario Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, quarta edizione ampliata a cura di una redazione diretta da Luigi Servolini, Luigi Patuzzi Editore, Milano, 1970-1974, vol. IV, ill. p. 2228.
- Anna Ranzi, Luigi Nono, La raccolta delle patate, in Tesori d'arte delle banche lombarde, Associazione Bancaria Italiana, Milano, 1995, n. 590, p. 307, illustrato.
Laura Casone