Paesaggio con stagno
Provenienza:
- Vendita, Finarte, Milano, asta n. 481 - Dipinti del XIX secolo, 31 ottobre 1984.
Bibliografia:
- Catalogo dell'asta Finarte n. 481 - Dipinti del XIX secolo, Milano, 1984, p. 50, n. 162.
- N. Colombo, Eugenio Gignous, Milano, 1985, p. 65, illustrazione n. 51.
- Tesori d'arte delle banche lombarde, Milano, 1995, p. 260, illustrazione n. 498.
Commento:
La tela raffigura un paesaggio fluviale al tramonto difficilmente identificabile nella sua localizzazione geografica. Si tratta forse delle sponde del Toce, fiume che sfocia nelle acque del Lago Maggiore, luogo che ricorre in altre opere di Gignous. Nessun elemento permette inoltre di effettuarne un'identificazione sicura con quel Tramonto che nel 1898 l'artista presenta alle esposizioni annuali della Permanente di Milano e della Promotrice di Genova. Il dipinto può comunque essere datato verosimilmente alla seconda metà dell'ultimo decennio dell'Ottocento, quando Gignous si allontana dalla fedeltà rigorosa alla koinè naturalista della quale era stato uno degli interpreti più efficaci nel corso degli anni Ottanta. L'artista accentua la verticalità della composizione mediante la presenza dei tronchi d'albero e degli arbusti sulla sinistra, facendo del tramonto autunnale che riflette i suoi bagliori nelle acque il vero protagonista della scena. La stesura pittorica, apparentemente disinvolta e casuale, si rivela in realtà frutto di un'attenta regia. Infatti la pennellata assume una fisionomia diversa a seconda di ciò a cui intende dare vita: s'intrecciano e sovrappongono le une alle altre pennellate frante, a tacche, a filamenti, a tratto abbreviato, che complessivamente e a distanza restituiscono la visione di una natura vibrante e colta davvero en plein air nel suo divenire. In questo senso Gignous si avvicina alla pittura di Pompeo Mariani, specialmente alle scene ambientate sulle sponde del Ticino, presso la ben nota Zelata, datate o riferibili a questo stesso momento.
(fonte: Sergio Rebora - http://www.edixxon.com/fondcariplo/arte_800/02_opere/1099.html)
1.895 - 1.900; olio su tela |
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Entrato in collezione nel 1984, proveniente dal mercato antiquario, il dipinto rappresenta un soggetto ripetutamente affrontato dall’artista in diverse versioni. |
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Fonti:Archivio Storico Intesa Sanpaolo, Patrimonio Cariplo, Opere d'arte. Atti d'acquisto ex Cariplo. Fald. 2/3, pratica n. 879 R/656 |
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