Manaresi, Ugo

Ugo Manaresi (no foto)
Cognome: 
Manaresi
Nome: 
Ugo
Luogo di nascita: 
Ravenna
Data di nascita: 
1851
Luogo di morte: 
Livorno
Data di morte: 
1917
Nazionalità: 
Italiana
Biografia: 

 

Ugo Manaresi (Ravenna, 1851 – Livorno, 1917) studia all’Accademia delle belle arti di Firenze e all’Accademia Navale di Livorno. Diventa capitano di lungo corso ma non esercita che sporadicamente questa professione, che dovette influenzarlo non poco nell’esercizio della sua pittura, soprattutto a livello narrativo e nel reperimento dei soggetti per le sue opere. I suoi temi prediletti hanno a che vedere con il mare, visto sia nel suo aspetto placido, che in quello irruente e violento. Raffigura solitamente imbarcazioni e velieri, con una perizia tecnica notevole, e perfeziona il suo linguaggio nella rappresentazione di scenografici naufragi o di onde che vanno a sbattere contro gli scogli. La sua pittura, che indulge ai particolari, non mostra interesse per la ritrattistica. Anima inquieta, ha partecipato a varie esposizioni a carattere nazionale, sebbene le sue presenze alle più alte manifestazioni artistiche italiane siano state scarne. Per contro, la sua opera ha riscosso sempre una notevole attenzione da parte del collezionismo.


Bibliografia:

  • Giuseppe Luigi Marini, Il valore dei dipinti dell’Ottocento, Torino, Umberto Allemandi editore, 2005.
  • Gastone Razzaguta, Virtù degli artisti labronici, Livorno, Editrice Nuova Fortezza, 1985.

(fonte: Wikipedia)

 


 

Ugo Manaresi (Ravenna, 1851 – Livorno, 1917), capitano di lungo corso e docente presso la livornese Accademia Navale, non ebbe una regolare formazione artistica e si dedicò alla pratica pittorica da autodidatta. Partendo dal suo studio ad Antignano con una barca a vela, ricercava a Livorno, fra la darsena e il porto Mediceo, i motivi da studiare dal vero. Espose essenzialmente a Firenze, salvo sporadiche presenze a Genova (1877, Burrasca) e a Milano (1881). La sua opera, caratterizzata da un meditato impianto disegnativo, talvolta meticoloso nel riportare i particolari tecnici e meccanici dei mezzi navali, è stata rivalutata solo dopo la sua morte.

(fonte: Dizionario degli artisti, a cura di Cristina Bonagura, in Pittori e Pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997), Istituto Geografico De Agostini)