La caserma di Modena con i volontari della quinta batteria toscana
Note storico critiche:
La sobrietà dei colori e il tono dimesso usati per rappresentare i soldati raccolti nell'ampia e disadorna architettura, variamente impegnati nelle loro occupazioni giornaliere, contribuiscono ad evocare il senso di intimità e di cameratismo tipico delle situazioni in cui persone unite da uno scopo comune si rilassano dopo la fatica.
Il bozzetto è un vero e proprio documento della sosta nella caserma di Modena del corpo di spedizione toscano che aderì alla seconda guerra d'indipendenza, del quale facevano parte, oltre a Buonamici, alcuni dei frequentatori più giovani del Caffè Michelangiolo, fra cui Signorini, Cecioni e Diego Martelli.
(fonte: Silvestra Bietoletti, I Macchiaioli: la storia, gli artisti, le opere, Giunti Editore, Firenze - Milano, 2001)