Interno di stalla
Provenienza:
- Vendita, Bolli & Romiti, Roma, asta 28 - Riflessi d'autunno, lotto 116.
Mostre:
- Mostra Commemorativa di Angelo Morbelli, Pinacoteca Civica di Alessandria, 24 ottobre - 15 dicembre 1953 (come da etichetta al verso).
- Pietro Morando tra Pellizza, Carrà e Severini, Alessandria, Palazzo del Monferrato, 15 aprile - 15 giugno 2014 (come da etichetta al verso).
Note critiche:
Angelo Morbelli, uno dei principali interpreti del Divisionismo, adottò la scomposizione del colore tramite filamenti materici dall’inizio degli anni ’90 del XIX secolo, sviluppando e approfondendo la nuova tecnica attraverso sperimentazioni e letture scientifiche, tanto da arrivare addirittura a costruire un particolare pennello a tre punte di metallo, utili a rendere più vibrante la pennellata, facendo attenzione che “i fili del pennello non si combacino, non aderiscano… è un dipingere più arioso… migliore assai più aerea la velatura divisa”. Egli non abbandonò mai, se non talvolta nell’ultima produzione, la tecnica che tanto aveva perfezionato, che gli permetteva la realizzazione di opere estremamente intimistiche, ma sostenute da un’estrema finitezza di esecuzione. Il dipinto in asta, della fine degli anni ’80, realizzato prima della nascita ufficiale del Divisionismo, sancita alla Triennale di Milano del 1891, può considerarsi uno dei primi esempi del nuovo corso dell’arte del Morbelli, in cui l’artista indagava la vita contadina, attraverso la riflessione sulla vita nei campi, come testimoniananza del legame tra uomo e natura. Stesse tematiche ritroviamo nel dipinto Stalla in Lombardia (oppure Visita alla stalla), esposto a Londra nel 1888 nella mostra curata da Vittore Grubicy, amico e gallerista del Morbelli, fino a capolavori come Pax (La stalla) del 1918, eseguito l’anno prima della morte dell’artista, ambientati tutti nello stesso interno, contraddistinto dal soffitto a volte rette da bassi contrafforti e da finestre arcuate da cui entrano fasci di luce divisa.
Angelo Morbelli cominciò l’attività artistica nel campo musicale che dovette però abbandonare in quanto affetto da una sordità progressiva. Decise allora di dedicarsi alla pittura.
Frequentò quindi l’Accademia di Belle Arti di Brera a partire dal 1867 come allievo di Giuseppe Bertini. Cominciò così a esporre dapprima a Milano, e in seguito anche a Torino. I temi prediletti spaziavano dalla storia al paesaggio. Nel 1880 l’esposizione a Brera dell’opera Goethe morente lo rese noto al grande pubblico.
A partire dal 1883 i temi pittorici di Morbelli si orientano verso l’interpretazione della realtà. In particolare cominciò a rappresentare gli anziani ricoverati nel Pio Albergo Trivulzio, tema che gli fu sempre particolarmente caro. Proprio in quell’anno vinse il premio Fumagalli con l’opera Giorni… ultimi.
All’inizio degli anni ottanta sposò Maria Pagani, che gli ispirò molti quadri sul tema della maternità (dalla moglie ebbe quattro figli).
La tecnica di Morbelli cominciò progressivamente ad adottare la scomposizione dei colori; intorno al 1890, l’artista abbracciò il Divisionismo e strinse amicizia con Leonardo Bistolfi e Giuseppe Pellizza da Volpedo.
Passò quindi a dipingere i paesaggi delle risaie del casalese e del vercellese. Acquistata una casa nella frazione Colma, presso Rosignano Monferrato, ne fece oggetto di molti quadri.
Durante i numerosi soggiorni estivi a Santa Caterina Valfurva, si dedicò anche alla rappresentazione dei paesaggi montani.
Nel 1897 vinse la medaglia d’oro di Dresda con Per ottanta centesimi e S’avanza. Nel 1900 fu premiato con la medaglia d’oro dell’Esposizione Universale di Parigi del 1900 con Giorno di festa al Pio Albergo Trivulzio.
Con il nuovo secolo, riprese il tema del Pio Albergo Trivulzio, dei paesaggi marini e dei temi legati alla maternità e alla vita.
Nel 1908-1909 entrò in contatto con Carrà e Boccioni.
Trascorse gli ultimi anni tra gli inverni milanesi e le estati alla Colma e in Val d’Usseglio, luoghi che continuarono a ispirarlo nella sua attività pittorica.
(fonte: Catalogo della vendita Bolli & Romiti citata sopra)