Henner, Jean Jacques
Jean-Jacques Henner, allievo di Drolling e poi di Picot, vinse il prix de Rome nel 1858.
Intriso di letteratura classica, sensibile al modello dei veneziani e di Prud’hon (copiò il Cristo in croce del Louvre di Parigi), s’ispirò talvolta a Holbein, e la sua opera assunse allora un aspetto austero: Cristo morto (1876: Lilla, Musée des Beaux-Arts).
Ma dovette l’immenso successo internazionale, che rivestí in seguito carattere commerciale, al tipo femminile da lui creato (ninfa dai capelli rossi e dalla carnagione olivastra), nel quale uní senso realistico e reminiscenze del Correggio e del Rinascimento italiano (Biblis,1867: Digione, Musée des Beaux-Arts; Liseuse: Parigi, Musée d'Orsay), con un gusto dello sfumato vaporoso.
Un museo recante il suo nome venne fondato a Parigi nel 1926; conserva i quadri e gli studi trovati nel suo atelier quando morí.
È rappresentato in numerosi musei di provincia, al Petit-Palais e al Musée d'Orsay di Parigi.
(fonte: Storia dell’arte Einaudi)