Cupolino alle Cascine
Note storico critiche:
Nel rapido profilo tracciato da Signorini nel 1867, in occasione del primo anniversario della morte dell'amico, sono ricordati alcuni studi fatti da Sernesi tra il 1860 e il 1861, "di una distintissima intonazione e di un merito tutto suo". Uno di questi è verosimilmente da identificarsi con questo dipinto, vicino ai modi di Signorini, che nell'estate del 1858 a La Spezia aveva per la prima volta sperimentato la pittura di macchia, in studi che avrebbero ripreso a distanza di pochi anni, con attenuati risoluzioni di chiaroscuro. A questa successiva produzione dell'amico, ma ulteriormente alleggerita dai "troppo crudi sottolineamenti e contrasti" (Cecchi 1927a), Sernesi guarderà in questi primi anni di appassionata sperimentazione, avvolgendo paesaggi e oggetti di una luce nitida e intensa, con l'intento di comunicare quella pacata, solenne serenità cui si volgeva il suo interesse sentimentale e religioso.
(fonte: Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma)