Couture, Thomas

Thomas Couture (foto Carjat)
Cognome: 
Couture
Nome: 
Thomas
Luogo di nascita: 
Senlis (Oise)
Data di nascita: 
1815
Luogo di morte: 
Villiers-le-Bel (Seine-et-Oise)
Data di morte: 
1879
Nazionalità: 
Francese
Biografia: 

 

Valton, Thomas Couture [1904]Thomas Couture, entrò nello studio di Gros nel 1830; alla morte di quest’ultimo fu allievo di Paul Delaroche.
Vinse il prix de Rome nel 1837, ma ebbe successo solo più tardi, con la Sete dell’oro (1845: oggi a Tolosa), e fu definitivamente consacrato nel salon del 1847 con i Romani della decadenza (Parigi, Musée d'Orsay).
Dai suoi maestri diretti apprese un disegno coscienzioso; ma attinse molto di più dagli antichi, plagiandoli, come egli stesso dichiara. Così i due ritratti di Alfred Bruyas (oggi a Montpellier), commissionati nel 1850, vennero eseguiti 'seguendo gli elementi di Tiziano' per il primo e 'gli elementi di Van Dyck' per il secondo. Non seppe elaborare un linguaggio veramente personale entro quell’eclettismo che fu una delle caratteristiche dell’arte del secondo Impero; contrariamente al suo allievo Manet, il cui genio si alimentò a fonti altrettanto diverse. Trasse dai suoi predecessori alcuni effetti, e impiegò procedimenti facili, impasti, contorni colorati, tocchi luminosi che comportarono una fattura pesante.
Autore di vaste composizioni e decoratore (Parigi, cappella di Saint-Eustache), espresse maggior sincerità nelle opere di piccolo formato (Il folle : Rouen, Musée des Beaux-Arts) e maggior vigore negli studi.
É rappresentato in numerosi musei francesi, particolarmente in quelli di Beauvais (Arruolamento dei volontari del 1792, 1848), Digione (Museo Magnin), Lione, Senlis, Strasburgo, nonché al castello di Compiègne, che conserva una bella serie di studi per il Battesimo del principe imperiale (1856), mai condotto a termine.

(fonte: Hélène Toussaint in Storia dell’Arte Einaudi)

 


 

Thomas Couture [1857-1865]Thomas Couture nasce a Senlis nell'Oise il 21 dicembre 1815 e, all'età di 11 anni, si trasferisce con la sua famiglia a Parigi, dove, allievo di Antoine-Jean Gros, tra il 1830 e il 1838, e di Paul Delaroche, tra il 1838 e il 1839, dimostra una precoce capacità  nel disegno. Ambisce di vincere il Prix de Rome e partecipa almeno sei volte al concorso tra il 1834 e il 1839, ma conquista solo il secondo premio nel 1837 con un'opera non più rintracciabile. Disgustato della politica del sistema accademico, Couture rinuncia e inizia un percorso autonomo. Consegue numerosi riconoscimenti e la prima notorietà pubblica al Salon di Parigi con una pittura storica e di genere come Giovani veneziani dopo un'orgia (1840; Montrouge, Col. priv., vedi Boime, p. 85), Il figliuol prodigo (1841, Le Havre, Musée des Beaux Arts) e La sete dell'oro(1844, Toulouse, Musée des Augustins). Queste prime tele sono trattate in un modo moraleggiante e aneddotico, le forme e le strutture compositive, come i protagonisti dissoluti e corrotti, è lenta e noiosa. Tuttavia ciò che della sua opera sembra fresco al pubblico del Salon é l'uso di colori brillanti e il trattamento delle superfici derivati da pittori come Alexandre-Gabriel Decamps e Eugène Delacroix, mentre la sua inclinazione letteraria e il disegno metodico dimostrano la sua padronanza della tradizione accademica. I critici Théophile Gautier e Paolo Mantz lo proclamano leader di una nuova scuola, che media tra il vecchio e il nuovo, e guardano a lui per rivitalizzare la pittura del Salon. L'aria di compromesso proiettata dalle sue opere lo fa apparire un rappresentante culturale della juste milieu politica di Louis-Philippe.
Jean Baptiste Adolphe Lafosse, Thomas Couture [1865-66]Egli viene ricordato soprattutto per la sua opera Romani della decadenza (Musée d'Orsay, Parigi), presentato il 1847 al Salon, dove suscita una grande impressione. Ma come spesso accade con gli altri 'one-hit wonders', la sua reputazione è affondata con quella del suo grande lavoro, che ora è spesso citato come il classico esempio del peggior tipo di roboante pittura accademica, impeccabile in ogni dettaglio e totalmente falso nell'effetto complessivo. Sue opere più informali, tuttavia, sono spesso molto più vivaci nella concezione e nella tecnica innovativa. Dopo il successo al Salon del 1847 apre un atelierindipendente intendendo così sfidare l'École des Beaux-Arts accusata di voler spegnere i migliori nuovi talenti. Tra i suoi allievi più noti ci sono stati Edouard Manet, Henri Fantin-Latour, John La Farge e Pierre Puvis de Chavannes. Ottiene commissioni di pitture murali da parte del Governo e della Chiesa tra la fine del 1840 ed il 1850. Tuttavia non completa le prime due commissioni e la terza incontra una critica contrastante. Contrariato dalla sfavorevole accoglienza dei suoi dipinti, nel 1860 lascia Parigi per fare ritorno nella sua città natale di Senlis dove continua ad insegnare a giovani artisti.
Nel 1867 pubblica il libro Méthode et entretiens d'atelier e nel 1869 Paysage: Entretiens d'Atelier dove espone le proprie idee sulla pittura ed i propri metodi di lavoro. Couture muore a Villiers le Bel, in Val d'Oise, il 3 marzo 1879 e viene sepolto nel cimitero Père Lachaise, a Parigi.

 


Thomas Couture, Autoritratto | Autoportrait
Thomas Couture, Autoritratto | Autoportrait