Carro rosso con bovi

Giuseppe Abbati, Carro rosso con bovi
Autore: 
Abbati, Giuseppe (1836-1868)
Titolo: 
Carro rosso con bovi
Periodo: 
XIX secolo
Datazione: 
non datato (1867 circa)
Classificazione: 
Dipinto
Tecnica e materiali: 
Olio su tela
Dimensioni (altezza x larghezza in centimetri): 
58 x 75
Annotazioni: 
Firma in basso a sinistra: Abbati
Luogo di conservazione: 
Collezione privata, Firenze

Note storico critiche:

È passato quasi inosservato in un’asta fiorentina questo dipinto proveniente dalla Collezione di Maria e Francesco Pospisil. La rimozione del denso strato di vernice ha riportato in luce, in basso a sinistra, la firma autografa di Abbati. Si tratta, è evidente, di uno studio non troppo finito per il grande quadro Carro e bovi nella Maremma toscana, già nella collezione Freddi. A proposito di quest’ultimo dipinto, riteniamo di poterne avanzare l’identità con il quadro Animali, presentato alla Promotrice fiorentina del 1867 e descritto da Martelli sulle pagine dei ‘Gazzettino’ come "uno splendido quadro di animali e figure", con il quale l’artista era capace di ricondurre l’osservatore "in mezzo all’aperta campagna, alla grande luce degli scoperti orizzonti, fra i robusti e caratteristici tipi degli uomini del lavoro", Al dipinto descritto da Martelli si riferisce certamente il disegno raffigurante due bovi aggiogati, con a lato la figura di un bifolco ritratto quasi di prospetto (vedi Dini, 1987, n. 24 d). Ora, il quadro Freddi reca sulla destra ben visibili, le tracce della sagoma di un uomo che pare incedere verso il carro (per il raffronto, si rimanda alla tavola XL dei volume P. DINI, Giuseppe Abbati, op. cit.); tale figura è stata evidentemente celata da una successiva ridipintura, vuoi per mano dello stesso Abbati (in questo caso, però, in epoca posteriore all’esposizione del dipinto alla Promotrice fiorentina), vuoi per intervento di altri. A questo punto, soltanto l’esame scientifico potrebbe suffragare un’ipotesi che, per quanto ci riguarda, è sufficientemente attendibile. Non è da escludere, infine, la possibile esistenza di una composizione analoga al quadro Freddi, ma completa di una o più figure di uomini: in tal caso Carro e bovi della Maremma toscana potrebbe essere di tale soggetto una prima versione, dalla quale Abbati, non soddisfatto, eliminò la presenza del bifolco sulla destra. Il quadro qui esposto attesta inequivocabilmente che Abbati lavorò a più riprese su questo soggetto, certamente uno dei più poetici della sua tarda attività.

Provenienza:

  • Collezione Pospisil, Venezia.
  • Casa d’Aste Pitti, Firenze.

(fonte: Catalogo della mostra I Macchiaioli a Castiglioncello)