Cals, Adolphe-Félix

Cals, Adolphe Felix.jpg
Cognome: 
Cals
Nome: 
Adolphe-Félix
Luogo di nascita: 
Parigi
Data di nascita: 
1810
Luogo di morte: 
Honfleur
Data di morte: 
1880
Nazionalità: 
Francese
Biografia: 

 

Adolphe-Félix Cals (Parigi, 17 ottobre 1810 - Honfleur, 3 ottobre 1880, inizia il suo apprendistato da incisore prima con Jean-Louis Anselin, dopo la morte di questi entra nello studio di Nicolas Ponce e successivamente in quello di Claude Du Bosq, disegnatore e incisore al bulino. Nel 1828 viene ammesso nello studio di Léon Cogniet, artista accademico neoclassico, ma, in contrasto con i convincimenti del suo maestro, vi rimane per poco tempo. Dal 1835 comincia ad esporre abbastanza regolarmente al Salon (Mendicanti, Contadini, Donna povera, Vecchio vagabondo, qualche soggetto religioso). Nel 1859 Cals, che non aveva avuto successo di pubblico, viene presentato dal mercante d'arte Pierre-Firmin Martin, che apprezza la sua pittura e gli ha fatto vendere alcune opere, al conte Armand Doria che gli offre ospitalità al castello d'Orrouy (Oise), dove rimane e lavora fino al 1870 con qualche interruzione. Dipinge allora paesaggi e interni, studî femminili, ritratti, tra i quali quelli di Martin e sua moglie (Honfleur, Musée Eugène Boudin). Nel 1863 espone sue opere al Salon des Refusés a fianco a quelle di Monet, Degas e Pissarro. Inizia così un'altra fase della sua carriera artistica; influenzato da Camille Corot e Johan Barthold Jongkind inizia ad usare colori più tenui, meno toni fulvi, che lo avvicinano di più agli impressionisti senza adottare il "viola-porpora con cui alcuni pittori stanno inondando i loro dipinti" - come rimarcava Victor Johansonn nel 1913. Cals espone ancora nel 1868, 1869, 1870. Dopo la guerra, nel 1873, si trasferisce, con sua figlia, definitivamente a Honfleur, località sull'estuario della Senna meta di molti artisti, in Normandia. Cals frequenta assiduamente gli artisti che soggiornano a pensione nella fattoria Saint Siméon, dove incontra pittori come Claude Monet, Eugène Boudin, Johan Barthold Jongkind e scrittori come Charles Baudelaire e prende parte, su invito di Monet, all'esposizione del gruppo impressionista nel 1874, poi ancora nel 1876, fino al 1881. Due esposizioni postume (1891, 1901) hanno riunito una parte importante della sua opera. Dipinse con un tocco abbastanza libero, in toni in cui domina il grigio; espresse con fascino e profondità l'intimità tenera e melanconica della vita famigliare degli umili.


Bibliografia:

  • Arsène Alexandre, Adolphe-Félix Cals ou le bonheur de peindre, Parigi 1901.
  • O. Grautoff, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911.
  • Victor Johansonn, Le Peintre A.-F. Cals (1810-1880) et son élève J.-A.-E. Bataille (1828-1911), M. Bourges, 1913.