Cabanel, Alexandre
Alexandre Cabanel, ottenne il prix de Rome nel 1845; entrò nell’Institut de France nel 1863. Eseguì ritratti di bellissima qualità (Alfred Bruyas, 1840: Montpellier, Musée Fabre; Catharine Lorillard Wolfe, 1876: New York, Metropolitan Museum of Art) e tele mitologiche abilmente impostate, in cui privilegia la raffigurazione di nudi femminili in stile pompier (Nascita di Venere, 1863: Parigi, Louvre).
I suoi celebri quadri di storia (il Riposo di Ruth, 1866: già collezione dell’imperatrice Eugenia; Morte di Francesca da Rimini e di Paolo Malatesta, 1870: Amiens, Museo di Piccardia), dalla composizione studiata, dalla fattura esatta, ricchi di accurati dettagli iconografici, sono talvolta declamatori e popolati di eroine da teatro (Fedra, 1880: Montpellier, Musée Fabre).
Realizzò a Parigi numerose decorazioni murali per palazzi privati (hôtel Pereire, 1858-64; hôtel de Say, 1861) e, per il Panthéon, Vita di san Luigi (1878). Ricevette numerosi incarichi da Napoleone III e da sovrani stranieri (il Paradiso perduto, 1867 (dipinto per il re di Baviera): Monaco, Maximilianum) e svolse un ruolo notevole nella direzione del salon ufficiale sotto il secondo impero, opponendosi fortemente agli impressionisti.
(Thérèse Burollet in Storia dell’Arte Einaudi)
Alexandre Cabanel, nato a Montpellier il 28 settembre 1823, morto a Parigi il 23 gennaio 1889, fu scolaro del Picot alla Scuola di belle arti, divenne membro dell'istituto nel 1863.
Ebbe una carriera piena di successi lavorando per Napoleone III, per l'imperatrice, per il re di Baviera.
Eseguì decorazioni nell'Hôtel de la Ville di Parigi (1852-53), nei palazzi Péreire (1858-64) e Say (1861), e nel Pantheon.
Dipinse in una maniera elegante e raffinata soggetti storici, ritratti e nudi femminili, conciliando la tradizione accademica con quella sensuale del secolo XVIII.
Con P. Baudry il Cabanel ha efficacemente contribuito alla formazione dello stile del Secondo Impero.
Numerose opere sue si trovano soprattutto nel museo di Montpellier.
Bibliografia:
- H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911.
- M. Poseler, in Gazette des artistes graveurs français, 1912.
(fonte: Jacques Combe - Enciclopedia Italiana [1930])