Bonington, Richard Parkes

Margaret Sarah Carpenter,  Richard Parkes Bonington, Olio su tela, 1827-1830 circa, cm. 76,2 x 63,5, Londo, National Portrait Gallery, acquisto 1877, inv. NPG 444
Cognome: 
Bonington
Nome: 
Richard Parkes
Luogo di nascita: 
Arnold (Nottinghamshire)
Data di nascita: 
1802
Luogo di morte: 
Londra
Data di morte: 
1828
Nazionalità: 
Britannica
Biografia: 

 

Margaret Sarah Carpenter, Richard Parkes Bonington, circa 1827, cm. 44,5 x 33, National Portrait Gallery, London, NPG 492Richard Parkes Bonington, nacque ad Arnold nel Nottinghamshire il 1802. Nel 1817 segui la famiglia a Calais, dove fu allievo di François-Louis Francia, acquerellista. Partì poi per Parigi (1818) lavorandovi nello studio di Gros (1821-22). Visitò la Francia settentrionale nel 1821-22, il Belgio nel 1823, Napoli nel 1824, l’Italia settentrionale e Venezia nel 1826. Suo principale interesse fu il paesaggio; i suoi primi invii al salon, nel 1822, furono due acquerelli raffiguranti luoghi della Normandia.
La Cattedrale e la banchina di Rouen (1821 circa: Londra, British Museum) deriva ancora dallo stile topografico, sull’esempio di Girtin; ma gli acquerelli eseguiti in seguito, nel corso dei suoi viaggi annuali, con pennello più colorato e più audace, rivelano l’influsso dei suoi studi parigini e il crescente gusto per la pittura a olio. Espose al salon del 1824 quattro paesaggi a olio e un acquerello che gli valsero una medaglia d’oro, ottenuta pure dai suoi compatrioti Constable e Copley Fielding.
Dal 1825 effettuò ogni anno un viaggio a Londra, dove si fece conoscere; l’evento più significativo, in occasione della sua prima visita, fu l’incontro con Delacroix. Tornato a Parigi, divise lo studio con quest’ultimo; e mentre Delacroix traeva profitto dalla brillante tecnica degli acquerelli di Bonington, questi, dal canto suo, fu indotto a provarsi in scene storiche o orientali.
Alexandre-Marie Colin (1798-1873), Ritratto di Richard Parkes Bonington, Ashmolean Museum of Art and Achaeology, University of OxfordIl 1826 costituì il culmine della sua breve carriera, interrotta dalla tubercolosi. Dipinse opere come la Costa piccarda (Kingston-upon-Hull, Ferens Art Gallery), nelle quali si esprime in termini pittorici la sua vivissima sensibilità per l’atmosfera. D’estate si recò in Italia; la luce cangiante di Venezia e i suoi edifici dai vivi colori si adattavano mirabilmente alla sua tecnica; gli studi che ne trasse, come il Monumento a Colleoni (acquerello: Parigi, Louvre) sono tra le sue opere migliori. Eseguì inoltre varie vedute di Venezia e scene di storia, come Enrico III e l’ambasciatore di Spagna (Londra, Wallace Collection), che, quantunque vicine a Delacroix, denotano il suo interesse ancor maggiore per la pittura veneziana.
A partire dal 1824 realizzò numerose litografie per i Viaggi pittoreschi nella vecchia Francia del barone Taylor, dimostrando in tal modo il carattere spontaneo di questo nuovo mezzo espressivo. La sua opera, malgrado la qualità, giustifica talvolta l’osservazione che su Bonington fece Delacroix: «Trascinato dal suo stesso virtuosismo».
Le sue opere di bottega andarono disperse, presso Sotheby, il 29 e 30 giugno 1829; ma un gran numero di lavori restano in Francia. É ben rappresentato nella maggior parte dei grandi musei inglesi (in particolare a Nottingham, Art Gallery, e a Londra, Wallace Collection, che ne serba un ricco complesso di 36 quadri e acquerelli), nonché a Parigi al Louvre (Mazzarino e Anna d’Austria; Francesco I e la duchessa d’Etampes, il Parterre d’eau à Versailles, Veduta delle coste normanne).

(fonte: William Vaughan in Storia dell’Arte Einaudi)


Bibliografia:

  • Bouvenne, Catalogue de l'øuvre gravé et litographié de Richard Parkes Bonington, Parigi 1873.
  • M. W. Brockwell, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibliografia precedente).
  • H. Stokes, Girtin and Bonington, Londra 1922.
  • A. Dubuisson e C. E. Hughes, Richard Parkes Bonington, Londra 1924.
  • Patrick Noon, Richard Parkes Bonington: The Complete Paintings, Yale University Press, 2008.