Acquazzone in alta montagna
Descrizione:
In una valle di alta montagna e sotto l'acquazzone si muove un gregge di pecore guidato da un pastore, diretto verso un piccolo lago che si trova in fondo alla valle; il gregge è visto da dietro.
Notizie storico-critiche:
Il dipinto, più volte replicato dall'artista, fu, con ogni probabilità esposto nel 1895 alla Permanente di Milano e mostra i caratteri della pittura del Tominetti, artista assai vicino alle invenzioni di Segantini, sia nella ricerca tecnica che in quella tematica. La sua pittura, come ben evidenzia il dipinto clarense, si caratterizza per le ricerche luministiche e atmosferiche esaltate attraverso l'utilizzo della tecnica divisionista e per lo sforzo a determinare i caratteri più intrinsecamente veristi della rappresentazione, rifuggendo da ricadute simboliste o spiritualiste per assestarsi su risultati che lo assimilano piuttosto alla pittura d'ambiente e di contesto pastorale assai frequentata dagli artisti del tempo, e in particolare da Mosè Bianchi. Da quest'ultimo in particolare il Tominetti si distacca proprio per la ricerca di una resa dell'insieme più atmosferica e intrisa di valori chiaroscurali affidati alla mobilità del segno pittorico ridotto a filamenti colorati e per un'osservazione meno aneddotica della vita pastorale, in linea con gli orientamenti del verismo lombardo degli ultimi anni dell'Ottocento. Terraroli (1991, p. 49) segnala l'esistenza di un bozzetto del dipinto della Pinacoteca Repossi (olio su tela, 58 x 98 cm) di collezione privata, esposto alla mostra dedicata all'artista a Verbania nel 1991.
(fonte: www.lombardiabeniculturali.it)