Acke, Johan Axel Gustaf
Quando il Romanticismo nazionale e le "luci del nord" cominciano lentamente a spegnersi, attorno agli albori del nuovo secolo 1900, nell'arte scandinava si comincia a percorrere la strada di un Simbolismo visionario ed un precoce Vitalismo. Johan Axel Gustav Acke o JAG Acke (7 aprile 1859 - 5 settembre 1924), come egli stesso si definisce, é di valido aiuto nell'introduzione dei nuovi movimenti nella storia dell'arte svedese. Quando i suoi colleghi pittori quali Anders Zorn, Bruno Liljefors e Carl Larsson diventano "Peintre de Salon", Acke guarda oltre l'orizzonte verso il primo Modernismo. Ben collegato con la Finlandia, grazie al suo matrimonio con la figlia di Zaccaria Topelius, il leggendario
scrittore nazionale finlandese, la sua gioventù si divide tra la Finlandia e la Svezia, acquisendo stimoli sia da Oriente che da Occidente. Gli artisti finlandesi sono tra i primi ad adottare il Simbolismo proveniente dalle colline di Fiesole fuori Firenze. Fisicamente, strettamente legato a scrittori come Verner von Heidenstam, Gustav Fröding e Oscar Levertin, e mentalmente ad August Strindberg, Acke diventa una 'voce' pittorica' della letteratura intorno agli anni 1890-1900. Acke sviluppa un profondo rapporto, durato tutta la vita, con il mare e l'arcipelago circostante Stoccolma. Qui con il suo orizzonte aperto e le skerries egli trova l'elisir di lunga vita nel profondo blu delle onde del Mar Baltico. Egli è uno dei primi ad adottare i movimenti delle Arti e Mestieri in Svezia e costruisce alcune delle più importanti serie di mobili in Svezia intorno al 1900. Insieme con il principe Eugen, decora il famoso Municipio di Stoccolma. Decora anche la Galleria Thiel e la Villa Manilla, della famiglia Bonnier, a Djurgården, con pareti a stucco-lustro.