Ritratto di Diego Martelli
Note:
«Non avendoti più visto martedì per venire da me a posare [...] mi rivolgo a te pregandoti di volermi dire quando pressa a poco potresti disporre di qualche giorno. [...] Posporrei a tutto questo il tuo ritratto perché sento che in questo momento ne ho proprio voglia»: così Gioli scrive all'amico nel marzo del 1887, e l'entusiasmo creativo che traspare dalla pagina si riflette appieno nell'immagine colma di vita del ritratto. Il realismo della resa, accentuato dal timbro cromatico, mette in risalto l'indole cordiale e la concezione intellettuale di Diego, che fin dalla giovinezza abbraccia il più spavaldo positivismo; non a caso il pittore lo ritrae in piedi fra le sue carte e con il sigaro acceso, quasi a suggerire il piglio combattivo e intransigente.
(fonte: L'Ottocento italiano: la storia, gli artisti, le opere di Silvestra Bietoletti e Michele Dantin, Giunti Gruppo Editoriale, Firenze, prima edizione 2002)