Nudo femminile
Note storico critiche:
L'opera appartenne a Diego Martelli, che di Vito D'Ancona fu amico per molti anni. Il dipinto è da accludersi al repertorio dei cosiddetti "nudini", caratterizzati da un'esecuzione priva di ostentazione formale e dal gusto di cogliere l'atmosfera intima e semplice del mondo femminile. La luce giunge lateralmente e quasi vilolenta sulla figura, rimettendone in risalto la posa ingenua e casuale, mentre il volto resta nascosto nell'ombra secondo una sintassi tipica dei nudi del pittore. La stesura veloce del fondo, a pennellate larghe, di un rosso che sottolinea l'intimità della scena, si estende anche alla resa del tavolino coperto di stoffa verde e alle braccia della donna, appena delineate dai tocchi di luce. Stlisticamente l'opera può suggerire una datazione al periodo parigino (1865-1873), come del resto sembra confermare il cartone del supporto recante traccia di un marchio in lungua francese appena leggibile.
(fonte: Galleria d′Arte Moderna, Palazzo Pitti, Firenze)