Autunno dorato
Provenienza:
- 1986, Milano, Finarte.
Mostre:
- 1904-1905, Torino, n. 34.
- 2008-2009, Bergamo, s. n.
Bibliografia:
- Catalogo dell'Esposizione del Circolo Artisti, Torino, 1904, p. 6 (documento non consultato).
- Angelo Dragone, Lorenzo Delleani, Cassa di Risparmio di Biella, Biella, 1973, vol. II, p. 253, s.n. (come Autunno dorato).
- Dipinti del XIX secolo, Asta 552, Finarte, Milano, 1986, n. 198, p. 53 (come Tramonto a Novembre [effetti di luce]).
- Tesori d'arte delle banche lombarde, Associazione Bancaria Italiana, Milano, 1995, p. 250, ill. n. 471 (come Tramonto a Novembre).
- Sergio Rebora, Lorenzo Delleani, Autunno dorato, in Sergio Rebora, a cura di, Le collezioni d’arte. L’Ottocento, Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, Milano, 1999, n. 73, pp. 149-151, ill.
- Fernando Noris, a cura di, Ottocento tra realtà e sogno. Il lungo secolo della pittura italiana e lombarda, catalogo della mostra, Bergamo, Spazio Viterbi, 28 novembre 2008 - 22 febbraio 2009, Provincia di Bergamo - Fondazione Cariplo, Bergamo - Milano, 2008, ill. p. 68.
- Elena Lissoni, in Fernando Mazzocca, a cura di, Da Canova a Boccioni. Le collezioni della Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo, Skira, Milano, 2011, n. X.152, p. 236, ill.
Note:
A lungo ritenuto dispersa, e riapparsa sul mercato antiquario nel 1986 quando fu acquistata dalla Cariplo, l’opera è stata recentemente identificata con Autunno dorato, presentata da Lorenzo Delleani all’Esposizione del Circolo degli Artisti di Torino del 1904.
La luce irradia attraverso i raggi solari che occupano interamente in dense pennellate lo spazio visivo del cielo fino al profilo tremolante dei monti e investe l’ambiente di un’intonazione dorata: si riflette nel torrente che scorre nella radura e colpisce le foglie degli alberi e i fili d’erba. Una serena tranquillità caratterizza il paesaggio, animato soltanto dalla presenza della contadina ancora al lavoro all’interno di una visione della natura semplice e quotidiana.
L’opera appartiene alla produzione matura dell’artista, contraddistinta fin dal 1886 dall’impiego di un formato ricorrente e di una singolare tecnica esecutiva che prevede la stesura di strati successivi di colore, applicato in pennellate pastose e sciolte, cui seguono solchi condotti con la punta della matita, per suggerire, in questo caso, i tronchi degli alberi. Lo studio della luce nei diversi momenti del giorno e delle stagioni, la resa delle qualità atmosferiche e tattili della visione, la studio dal vero en plein air, caratterizzano la pittura di paesaggio di Lorenzo Delleani, condotta nei dettami del naturalismo, spesso riproponendo i medesimi soggetti, fino a sfiorare la ripetitività.
A partire dagli anni Ottanta sono entrati in Collezione altri due paesaggi piemontesi, soggetti d’elezione nel repertorio dell’artista, Campagna verso l’inverno del 1892 e Autunno dorato del 1903.
Dal novembre 2011 l’opera è visibile nell’allestimento delle Gallerie d’Italia a Milano.
(fonte: Elena Lissoni in www.artgate-cariplo.it)